Digital Transition Manager: chi è e di cosa si occupa
Il ruolo operativo del Manager della transizione digitale (in inglese Digital Transition Manager) affonda le sue radici nel lavoro della XVII legislatura, quando la riforma della Pubblica Amministrazione (Riforma Madia) modificò il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).
Ma che cosa vuol dire transizione digitale? Con tale espressione si va a identificare l’insieme dei processi volti alla realizzazione di un’amministrazione digitale e aperta, in grado di offrire servizi pubblici digitali facilmente utilizzabili, sicuri e di qualità.
Il Manager alla transizione digitale è colui che guida il processo di digitalizzazione, nella Pubblica Amministrazione così come in azienda. La transizione digitale, infatti, non riguarda solo la P.A. ma anche le imprese di ogni settore e dimensione. Il suo ruolo è quello di sfruttare le potenzialità offerte dal digitale per innovare un’impresa, attraverso cambiamenti tecnologici, organizzativi e manageriali.
Cosa fa un responsabile della transizione digitale?
Di fatto, il Digital Transition Manager è un quadro esecutivo a stretto contatto con la dirigenza che - grazie alle sue competenze manageriali, tecnologiche e informatiche - gestisce tutti i reparti e i dipartimenti, guidandoli verso la transizione digitale.
Le competenze richieste dal ruolo devono essere ampie e trasversali. Il suo compito è infatti quello di sviluppare un piano di digitalizzazione tenendo conto del budget dell’impresa e di realizzarlo secondo tempistiche ben definite.
A seconda del grado di tecnologia e digitalizzazione dell’azienda/ente in cui opera, dovrà svolgere compiti quali:
- assicurarsi che ogni persona all’interno dell’azienda sappia usare i programmi informatici richiesti;
- accertarsi che il processo di digitalizzazione in atto rispetti le norme vigenti in azienda;
- migliorare il servizio clienti attraverso l’organizzazione dell’Help Desk;
- fornire a tutto il Team di lavoro strategie, supporto e coordinamento per la realizzazione della digitalizzazione.
A seconda delle lacune individuate all’interno dell’azienda, dovrà dunque svolgere il ruolo di Chief Digital Officer, Chief Innovation Officer, Chief Data Officer o Chief Marketing Officer.
Il Chief Digital Officer ha il compito di convertire le tradizionali attività analogiche in digitali e di supervisionare le operazioni che l’impresa effettua online (sul sito web, sui Social Media, sui motori di ricerca, ecc.). Il Chief Innovation Officer è in capo al processo di innovazione e gestione del cambiamento e identifica strategie e opportunità di business. Il Chief Data Officer elabora dati, analisi e seleziona le informazioni da utilizzare come risorsa; mentre il Chief Marketing Officer è il responsabile delle attività aziendali di Marketing.
Come diventare Digital Transition Manager?
Quella del Manager della transizione digitale è tra le figure più richieste nell’ambito delle nuove professioni emergenti. Ma come diventare Digital Transition Manager? Un percorso di studi specifico non esiste, tuttavia Master e corsi di formazione sono utili ad acquisire le skills richieste per questo ruolo.
Un responsabile della transizione digitale deve avere le competenze di un Project Manager ma anche conoscere il Risk Management, il Web Design e tutto quello che riguarda il Digital Marketing. Deve avere spiccate capacità di Problem Solving e di comunicazione, saper gestire un Team e provenire da un percorso di studi informatico o comunque legato all’innovazione.
Quanto guadagna un Digital Transition Manager? Se è in questo ruolo da poco tempo, il suo stipendio è in media di circa 2.000 euro al mese ma, con l’esperienza, può facilmente superare gli 80.000 euro all’anno.
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