Chi è, cosa fa e come si diventa Caregiver familiare
Il caregiver familiare è la persona che si assume la responsabilità di prendersi cura di un altro membro della famiglia bisognoso di assistenza a causa di malattie, disabilità, invecchiamento o altre condizioni che limitano la sua autonomia.
Il caregiver familiare fornisce un sostegno fisico, emotivo e spesso organizzativo per garantire che la persona assistita possa condurre una vita il più indipendente possibile.
Ma come si diventa caregiver familiare, e quali sono i propri diritti?
Cosa significa caregiver
Il "caregiver" fornisce assistenza e cure a un individuo malato, disabile o bisognoso d’aiuto. E può essere un professionista del settore sanitario o un non professionista. In questo caso, generalmente è un membro della famiglia, che viene così definito “caregiver familiare”.
Come si diventa caregiver di un familiare
Oggi, in Italia, ci sono oltre 10 milioni di caregiver. Tuttavia, non esiste una legge vera e propria che regolamenta la figura del caregiver familiare.
Nella Legge di Bilancio 2018 viene descritta per la prima volta la figura del caregiver familiare come quella persona che accudisce quotidianamente un suo caro, non autosufficiente a causa di una malattia, una disabilità o per la vecchiaia, in modo gratuito e volontario. È dello stesso anno l’istituzione di Fondo statale per i caregiver familiari, poi inglobato nel Piano Nazionale per la Non Autosufficienza 2022-2024.
Una legge specifica non esiste, si fa riferimento quindi al riconoscimento della disabilità della persona accudita da parte del caregiver. Nel 1992, la Legge 104 ha regolamentato l’assistenza, l’integrazione e i diritti delle persone con disabilità, ma ha anche introdotto alcune regole.
- Il caregiver può occuparsi di una persona affetta da minorazione fisica, psichica o sensoriale, la cui autonomia personale sia ridotta al punto da necessitare di un intervento assistenziale permanente e continuo.
- Per diventare caregiver familiare è necessario essere coniuge, parente o affine entro il secondo grado della persona disabile (ma possono diventare caregiver anche i conviventi di fatto, le parti di unione civile e, in specifiche circostanze, i parenti o affini entro il terzo grado);
- L’attività del caregiver viene svolta in modo continuativo e volontario, senza percepire compensi.
Caregiver familiare: responsabilità e diritti
Le responsabilità di un caregiver familiare possono variare notevolmente in base alle esigenze della persona assistita e alla natura della sua condizione.
Di norma, egli può occuparsi di:
- aiutare la persona non autosufficiente con le attività quotidiane (cura della persona e delle sue necessità);
- somministrare farmaci, monitorare i segni vitali e gestire eventuali necessità mediche specifiche;
- fornire sostegno emotivo e affettivo al familiare malato o disabile, contribuendo a migliorare il suo benessere psicologico;
- gestire gli appuntamenti medici, organizzare terapie e fornire un supporto logistico per le necessità quotidiane;
- svolgere compiti domestici come la pulizia della casa, la preparazione dei pasti e lo svolgimento delle commissioni;
- garantire un ambiente sicuro per la persona assistita, prevenendo situazioni di pericolo e monitorando costantemente il suo benessere;
- collaborare con medici, infermieri e altri professionisti della salute per garantire una cura coerente e ben coordinata.
In termini di diritti, secondo la Legge 104 il caregiver familiare può scegliere la sede di lavoro più vicina al suo domicilio, e rifiutare il trasferimento di lavoro se la sede proposta è scomoda. Inoltre, ha diritto a tre giorni di permesso retribuito al mese, e ad un congedo retribuito fino a due anni (anche non continuativi).
La condizione di caregiver dà infine accesso alla pensione anticipata, attraverso la cosiddetta Quota 41. Per poterne usufruire è necessario essere caregiver da almeno sei mesi e aver maturato 41 anni di contributi: di questi, almeno 12 mesi devono essere stati accantonati prima dei 19 anni d’età.
Un lavoratore che si trovi a dover assumere anche il ruolo di caregiver familiare può dover rivedere il proprio equilibrio lavorativo.
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