Come fare un curriculum: strategie vincenti per un CV perfetto

Vogliamo essere sinceri, non esiste un solo modo per scrivere un curriculum vitae. Sono infatti tantissime le pagine sul web che si occupano di questo argomento cercano di rispondere alla comanda “come si fa un curriculum?”. Dopo una continua ricerca però si rischia di avere sull’argomento solo una gran confusione. Grazie alla nostra esperienza nel settore della ricerca e selezione del personale, possiamo suggerirti alcuni semplici trucchi per imparare come fare un curriculum vitae perfetto per la posizione che stai cercando, o verificare l’efficacia di quello che hai già fatto ed eventualmente migliorarlo. Ecco alcuni suggerimenti su come scrivere un curriculum. Partire dando un’occhiata a un modello di curriculum vitae è già un buon inizio.


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Non esiste un solo modo per scrivere un curriculum vitae. Sono infatti tantissime le pagine sul web che si occupano di questo argomento, cercando di rispondere alla domanda: “Come si fa un curriculum?”.

Grazie alla nostra esperienza nel settore della ricerca e selezione del personale, possiamo suggerire agli aspiranti candidati alcuni semplici trucchi per un curriculum di lavoro realmente efficace.

 

Come fare un curriculum di lavoro: personalizzazione e precisione  

Molti candidati, quando redigono un CV, scrivono testi standard e uguali che inviano poi a diverse aziende, senza alcuna differenziazione. Tuttavia, raramente questa strategia si rivela vincente.

Scrivere e inviare il curriculum è solo il primo passo da compiere per rispondere alle offerte di lavoro o per proporsi a un’azienda, motivo per cui è fondamentale che attiri l’attenzione del recruiter.

Al curriculum vitae, inoltre, va sempre accompagnata (se non diversamente specificato nell’annuncio) una lettera di presentazione preparata in funzione della posizione a cui si aspira.

Tre sono gli aspetti da considerare, per fare un buon curriculum:

  • cura
  • precisione

Un  CV dev’essere personalizzato a seconda della posizione di lavoro e dell’azienda per cui ci si candida. Un ottimo trucco per scrivere un curriculum appropriato è quello di partire dall’annuncio di lavoro ed evidenziare quanto è in linea con le proprie abilità, adattando il più possibile il proprio percorso di formazione e lavorativo in modo che risulti in sintonia con la specifica opportunità professionale. Inoltre, è utile menzionare le proprie competenze e la conoscenza di strumenti che possono essere sfruttati anche nel ruolo per cui ci si candida.

Sebbene alcune regole valgano come indicazioni generali, nella scelta del modello di curriculum bisogna sempre tenere conto se l’annuncio o l’azienda richiedano il CV in inglese, il Curriculum europeo o l’europass CV.

 

Curriculum: come farlo in modo efficace

Le prime informazioni sul curriculum devono essere quelle personali: nome, cognome, data di nascita, residenza e contatti (mail e telefono, preferibilmente cellulare), link al profilo LinkedIn ed eventualmente ad altri account social (specialmente se ci si candida per professioni legate al mondo digitale), blog, sito personale o portfolio.

La foto non è obbligatoria ma, se si sceglie di metterla, è importante che sia professionale. È importante, inoltre, che l’indirizzo e-mail sia anch'esso professionale: la scelta più semplice, ma anche più funzionale, è un indirizzo che comprenda il proprio nome e cognome.

 

Cosa inserire nel curriculum vitae?

Come fare un curriculum che renda  giustizia al proprio percorso formativo e lavorativo senza che risulti poco chiaro, troppo sintetico o molto prolisso?

Il primo consiglio per il “corpo” del CV è tracciare una panoramica di tutto quello che si è fatto fino a quel momento, riassumendo le proprie esperienze per punti chiave, sottolineando solo le informazioni che sono più rilevanti e pertinenti per la posizione professionale a cui si aspira.

Per quanto riguarda le esperienze di studio, è opportuno includere titolo di studio e scuola, con eventuali esperienze formative all'estero e il voto di diploma o di laurea.

Per il percorso lavorativo, oltre al job title e al ruolo svolto, bisogna inserire il nome dell’azienda o delle aziende dei lavori precedenti, e le date di inizio e fine di ogni collaborazione, mettendo in risalto le mansioni principali e le responsabilità ricoperte, gli obiettivi raggiunti e le competenze maturate nel corso dell’esperienza professionale.

È preferibile iniziare sempre il curriculum con l'esperienza più recente aggiungendo via via le precedenti.
Il CV va aggiornato regolarmente con le nuove esperienze maturate e i corsi formativi seguiti, anche brevi. Può essere rilevante inserire anche i corsi di 1-2 giorni per mostrare l’aggiornamento è continuo e che si ha interesse per il proprio lavoro.

 

Competenze professionali e personali, punti di forza, di debolezza e aspettative

Quando si scrive un CV è fondamentale essere sinceri e mettere in mostra i propri punti di forza senza paura. Al contempo, è fondamentale anche indicare gli obiettivi professionali e le qualifiche più importanti, presentandole in modo da catturare l'attenzione. Meglio quindi evitare troppi giri di parole perdendo tempo su dettagli poco significativi.

Voler impressionare i selezionatori, a ogni costo, è però al contempo un errore. Dare un'enfasi eccessiva agli obiettivi raggiunti potrebbe portare a domande spinose e approfondite durante il colloquio o, cosa ben peggiore, potrebbe pregiudicare del tutto la convocazione.

 

Esperienze non lavorative, hobby e interessi

Talvolta, mettere in evidenza le proprie capacità, i corsi di formazione fatti, le attività di volontariato e altre esperienze significative svolte può essere decisivo per un’assunzione. Il consiglio è invece quello di evitare di inserire riferimenti ai propri hobby e ad altre informazioni personali, a meno che non siano pertinenti alla posizione per la quale ci si candida. Lo sono invece tutte quelle attività extracurriculari che hanno contribuito alla propria crescita personale.

Un altro aspetto fondamentale è motivare i periodi di inattività. A nessuno piace parlare degli ostacoli che hanno rallentato il proprio percorso scolastico o professionale, ma è importante che questi periodi di fermo lavorativo o formativo vengano contestualizzati e motivati. Questo non significa inventare qualcosa che non si è fatto: le informazioni inserite nel curriculum devono essere tutte verificabili.

 

Come fare un curriculum senza esperienza?

Il consiglio, in caso si debba scrivere un CV e non si abbiamo ancora maturato esperienze lavorative, è quello di scegliere il CV Europass, in quanto permette di essere più descrittivi. Qui andranno inserite le proprie skills, il percorso di studi, le attività di volontariato e al bisogno ulteriori esperienze fatte.

Un curriculum senza esperienza dovrebbe contenere un elenco ordinato dei propri successi scolastici, gli eventuali stage fatti e le attività extracurriculari che hanno permesso di coltivare competenze poi spendibili anche nel mondo del lavoro.

Eventualmente, è possibile inserire anche i propri obiettivi di carriera, affinché il recruiter si faccia un’idea più chiara delle aspettative del candidato.

 

Font e  formattazione del curriculum

Il curriculum deve fornire un quadro realistico delle proprie esperienze, capacità e punti di forza. Al contempo deve anche essere immediato e facile da leggere. Per facilitare la leggibilità è consigliato l’utilizzo di elenchi puntati e parole in grassetto, per sottolineare determinati passaggi e richiamare l'attenzione su specifici punti. Nel curriculum vitae è inoltre bene evitare lunghi testi in corsivo poiché spesso risultano di difficile lettura.

 

Lunghezza del curriculum

Di quante pagine deve essere il CV? Non esistono regole fisse circa la lunghezza di un curriculum vita, ma è preferibile non superare le due/tre pagine, anche se il proprio profilo professionale è molto strutturato e ricco di esperienze.

 

Gli errori da evitare

Cosa non fare assolutamente? Ecco gli errori da non commettere quando si scrivere il curriculum:

  • utilizzare foto non professionali;
  • essere confusi e poco precisi;
  • essere troppo prolissi;
  • scrivere cose non vere;
  • usare curricula identici per offerte diverse;
  • dimenticare di inserire le esperienze, lavorative e non, più importanti;
  • fare errori di grammatica;
  • scrivere con caratteri strani o usando troppo corsivo e grassetto;
  • usare uno stile indiretto e scrivere frasi lunghe;
  • usare la parola “io”;
  • utilizzare il tempo passato per descrivere l’occupazione attuale o più recente;
  • usare il tempo verbale presente per occupazioni passate;
  • usare abbreviazioni o sigle;
  • ricorrere a una terminologia professionale o tecnica se non è rilevante per la posizione ricercata.

 

Testare il curriculum

Per scrivere un CV si investono tempo, energie e impegno. Tuttavia, è difficile dare un giudizio sincero su qualcosa che ci sta molto a cuore. Per questo motivo, testare l’efficacia del proprio curriculum vitae, facendolo leggere ad esempio a un amico o parente, è sempre una buona idea. Se il parere proviene da una persona che lavora nelle Risorse Umane, poi, il valore sarà ancora maggiore.

 

Tenere traccia delle candidature

Quando si inviano numerose candidature, è bene tenere uno storico di tutte le posizioni per le quali ci si è candidati, indicando il riferimento all’annuncio, la fonte, l’azienda e la posizione, ma anche il nome del destinatario dell’email inviata e la data di invio, così da non farsi cogliere impreparati nel caso arrivasse la chiamata di chi si occupa delle selezioni.

Il colloquio di lavoro inizia già dalla telefonata: è dunque bene mostrarsi reattivi e dimostrare di ricordarsi la posizione e il nome dell’azienda per cui ci si è candidati.

 

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