Le Soft Skills rivestono un’importanza sempre maggiore agli occhi dei recruiter che si trovano a dover selezionare un candidato rispetto a un altro per una specifica posizione lavorativa.
Spesso, in fase di selezione, a fare la differenza a parità di titoli e preparazione sono proprio le competenze trasversali. Rientrano in questa categoria anche le competenze organizzative e gestionali.
Il lavoratore che padroneggia queste Skills sa ad esempio organizzarsi con le scadenze, lavora in modo ordinato ed è in grado di prioritizzare le attività.
Ma come inserire le competenze organizzative e gestionali nel CV e cosa scrivere per attirare l’attenzione dei selezionatori?
Perché le capacità organizzative e gestionali sono importanti
I dipendenti che hanno maggiore successo sul lavoro hanno spiccate capacità organizzative e gestionali. Anche le persone più brillanti non riescono a dare il meglio di sé se non acquisiscono queste capacità.
Esse sono strettamente connesse al concetto di produttività: dimostrano l’affidabilità del dipendente, la sua capacità di gestire il tempo in modo efficace e, in senso più ampio, contribuiscono al successo dell’intera azienda.
In particolare, le capacità organizzative e gestionali:
- permettono al dipendente di risparmiare tempo;
- migliorano la sua qualità del lavoro, in quanto l'organizzazione riduce le possibilità di mancare le scadenze e di svolgere i compiti in modo frettoloso;
- aumentano il valore del dipendente che viene riconosciuto come più affidabile;
- plasmano una mentalità vincente, orientata al risultato.
Esempi di competenze organizzative e gestionali
Esempi di competenze organizzative e gestionali possono essere:
- l’organizzazione “fisica” dello spazio e del lavoro: una scrivania ordinata, così come una suddivisione precisa dei file di lavoro sul PC, consentono di trovare subito quello che si cerca e permettono di svolgere le attività più in fretta;
- la capacità di definire gli obiettivi, stilando un piano d’azione e motivandosi per raggiungere gli obiettivi prefissati;
- saper individuare le priorità, riconoscendo l’importanza della singola attività e l’effort necessario per il suo completamento;
- il processo di Decision Making: si basa sul prevedere i risultati delle diverse linee d'azione sulla base dei fatti e sulla scelta dell’opzione più vantaggiosa;
- il pensiero strategico: è alla base delle attività di Problem Solving, una competenza molto richiesta da diverse aziende al giorno d’oggi;
- la propensione alla collaborazione: sono sempre di più le realtà aziendali che puntano sul gioco di squadra per il raggiungimento di obiettivi comuni;
- il Time Management: saper gestire il tempo significa essere consapevoli di quanto tempo richiede il completamento di un task e saper adeguare il proprio piano lavorativo (giornaliero o settimanale) di conseguenza;
- il Self-management, ovvero la capacità di autogestirsi e di essere autonomi nelle attività da svolgere sul luogo di lavoro.
Dove inserirle nel Curriculum Vitae
Spesso, le competenze organizzative e gestionali richieste sono indicate negli annunci di lavoro. Tuttavia, a prescindere dalla loro presenza nella Job Description, è consigliato elencarle all’interno del proprio Curriculum Vitae.
Dove inserirle? La sezione più indicata è quella delle esperienze lavorative. Qui puoi raccontare in che modo hai sfruttato una tua competenza organizzativa nello svolgimento di un certo ruolo. Qui di seguito ti riportiamo un esempio pratico:
[nome azienda] - Content Creator
[luogo], [periodo]
- collaborazione con diversi reparti aziendali per la scrittura di schede prodotto approfondite;
- studio del piano editoriale e scrittura di 500 articoli educazionali per attrarre utenti e aumentare le vendite;
- definizione di una Content Strategy per portare un minimo di 15.000 utenti mensili sul sito.
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