I tirocini rappresentano un'opportunità per i giovani di ingresso graduale nel mondo del lavoro poiché permettono di mettere in pratica quanto appreso durante gli studi e acquisire competenze utili per il proprio futuro professionale. Tuttavia, i tirocini non sono tutti uguali: tirocini curriculari ed extracurriculari hanno caratteristiche, finalità e regolamentazioni diverse, che è necessario conoscere per scegliere l’opzione più adatta alle proprie esigenze.
Che differenza c'è tra tirocinio curriculare ed extracurriculare?
Esperienza di formazione professionale che consente di acquisire competenze pratiche in un determinato settore, il tirocinio fornisce un'esperienza formativa utile per il proprio percorso di studi e la propria carriera, in quanto permette di mettere pratica quanto studiato o di sviluppare skills specifiche per il settore di proprio interesse.
Tirocinio curriculare
Il tirocinio curriculare, riservato a chi frequenta un percorso d’istruzione o formazione, integra lavoro e apprendimento, generalmente non prevede retribuzione, ed è soggetto ai regolamenti dell’istituto, dell’ateneo o dell’ente accreditato.
Tirocinio extracurriculare
Il tirocinio extracurriculare, invece, è destinato a persone occupate, disoccupate o inoccupate che hanno concluso il percorso di studi ma necessitano di essere inserite o reinserite nel mondo del lavoro. Regolamentato a livello nazionale, prevede una retribuzione minima.
Tirocinio curriculare: le cose da sapere
Il tirocinio curriculare può essere attivato da giovani impegnati in un corso di studi, o coinvolti in un percorso formativo, per coniugare insegnamenti teorici ed esperienza lavorativa. Non esiste una legge che li disciplina: ogni tirocinio è soggetto ai Regolamenti dell’istituto, dell’ateneo o dell’ente che lo ha organizzato.
Generalmente privi di retribuzione, sebbene il soggetto ospitante possa decidere di corrispondere al tirocinante un rimborso spese o un’indennità retributiva, hanno una durata massima di:
- quattro mesi se rivolti agli studenti della scuola secondaria superiore;
- dodici mesi se rivolti agli studenti universitari;
- 24 mesi per i soggetti portatori di handicap, iscritti a un corso di studi.
A seconda dell’istituto, o del corso di studi, il tirocinio curriculare può essere obbligatorio o facoltativo. Agli studenti universitari consente di accumulare crediti formativi (CFU) per il completamento del piano di studi mentre per gli studenti degli istituti tecnici e professionali rientra nei progetti di alternanza scuola-lavoro introdotti dalla legge 107/2015.
Tirocini extracurriculari: le cose da sapere
Come già accennato, il tirocinio extracurriculare mira all’inserimento professionale ed è destinato ai giovani che hanno appena terminato gli studi e che desiderano entrare nel mercato del lavoro così come alle persone disoccupate e inoccupate in cerca di nuove opportunità. Disciplinato dalle Regioni e dalle Province autonome, con la Legge di Bilancio 2022 ha subito un’importante revisione.
Al fine di prevenire abusi e un utilizzo distorto dello strumento, il Governo ha introdotto una retribuzione minima di 300 euro (in alcune Regioni, l’indennità contributiva non può essere inferiore a 800 euro). Inoltre, è stato introdotto un numero massimo di tirocinanti che un’azienda - a seconda delle sue dimensioni - può assumere:
- un tirocinante nelle aziende con 0-5 dipendenti;
- due tirocinanti nelle aziende con 6-20 dipendenti.
In caso di imprese con oltre 20 dipendenti, i tirocinanti non possono eccedere il 10% della forza lavoro.
Tirocinio e contributi
I tirocini, non configurandosi come un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato, non danno diritto alla maturazione di contributi previdenziali e al trattamento di fine rapporto.
L’attivazione del tirocinio
Le aziende con tirocinanti sono innanzitutto tenute a stipulare un’assicurazione presso l’INAIL e a siglare una polizza per la responsabilità civile verso i terzi per i possibili danni causati dal tirocinante durante lo svolgimento della sua attività.
Un altro passaggio importante, sia per i tirocini curriculari che extracurriculari, è la loro attivazione.
Il soggetto promotore (Università, ente scolastico, centro di formazione, agenzia per l’impiego) deve stipulare una convenzione con il soggetto ospitante (aziende, cooperative, studi professionali). Entrambi i soggetti sono tenuti a nominare un tutor, che segua il tirocinante durante il suo percorso, e devono aderire a un Piano Formativo Individuale (PIF) in cui le attività da svolgere durante il tirocinio vengono messe per iscritto, insieme ai risultati raggiunti e alle skills acquisite.
Sei un giovane alla ricerca di un tirocinio? Scopri tutte le offerte di Adecco!
Approfondisci anche:
Quali lavori sono ideali per gli studenti e sono propedeutici per la carriera futura
Soft Skills: cosa sono ed esempi pratici per il tuo CV
Lavorare all’estero: una grande sfida con tante opportunità
Scopri i servizi di Adecco
Come trovare lavoro
Academy
Articoli correlati
Scopri cosa significa essere reperibili al lavoro: regole, diritti del dipendente e cosa dice la normativa italiana sulla reperibilità lavorativa.
Altro
Riposi settimanali: scopri la normativa, le eccezioni e i tuoi diritti come lavoratore per gestire in modo corretto il tempo libero dal lavoro.
Altro