Come dare le dimissioni online: la procedura spiegata semplice

Come si danno le dimissioni? Preavviso, decorrenza e modifica delle dimissioni online: come si danno, tutto quello che devi sapere per essere in regola.
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Con la riforma del lavoro, introdotta dal Governo Renzi, il Jobs Act, dal 12 marzo 2016 sono cambiate molte cose per i lavoratori: fra queste, una sostanziale modifica riguarda le dimissioni e, in generale, le risoluzioni consensuali dei rapporti di lavoro in essere. La riforma ha reso le dimissioni un processo telematico, semplificando e velocizzando la procedura. Ecco tutto quello che devi sapere per dare le dimissioni online in modo corretto e non avere problemi.

 

Come si danno le dimissioni nel 2025?

Se ti stai chiedendo come licenziarsi online nel 2025 devi innanzitutto sapere che, rispetto a prima del 2016, non ci sono modifiche ma rimane sempre importante essere consapevoli delle tempistiche e delle modalità legate all'invio delle dimissioni online.

 

Dimissioni online: chi può presentarle

Dal 2016 in avanti le dimissioni devono essere comunicate esclusivamente online tramite una procedura telematica gestibile tramite il portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, secondo la normativa introdotta nel Decreto Legislativo n. 151/2015. Questa modalità di comunicazione online è obbligatoria per tutti i lavoratori, salvo alcune eccezioni specifiche.

Sono tenuti a comunicare le dimissioni online tutti i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, esclusi ad esempio i lavoratori domestici (colf, badanti, baby-sitter, …), per i quali è ancora in vigore la vecchia modalità: lettera di dimissioni in formato cartaceo da presentare al datore di lavoro.

Va ricordato che non è necessario presentare alcuna motivazione per le dimissioni e che una delle poche regola da tenere a mente per l’interruzione del rapporto lavorativo da parte del dipendente è quella di rispettare i termini di preavviso così come sono stabiliti dai vari CCNL o da altri accordi fra le parti.

Le modalità e il modulo di dimissioni online da presentare, eventuale revoca e altre regole tecniche sono state definite nel Decreto Ministeriale del 15 dicembre 2015.

 

Dimissioni: le altre modalità abilitate

La procedura online per presentare le dimissioni è molto semplice e può essere eseguita personalmente dal lavoratore ma, in ogni caso, il Decreto Ministeriale sopra citato ha fornito allo stesso la possibilità di rivolgersi a soggetti giuridicamente abilitati quali:

  • patronati;
  • organizzazioni sindacali;
  • commissioni di certificazione;
  • enti bilaterali;
  • consulenti del lavoro;
  • sedi territoriali dell’Ispettorato nazionale del lavoro.

 

Come dare le dimissioni telematiche: la procedura

Come detto, di base, la procedura per le dimissioni online è pensata per essere condotta ed eseguita personalmente dal soggetto interessato.

Per chi non si avvale dell’assistenza di soggetti abilitati, ecco come dare le dimissioni online in modo corretto. Innanzitutto, la procedura prevede le dimissioni online con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta d’Identità Elettronica).

Non hai ancora lo SPID? Lo puoi attivare seguendo le istruzioni presenti sul portale dell’AGID. Trovi invece tutte le informazioni utili per richiedere la CIE sul sito del Ministero dell’Interno.

Una volta in possesso dello SPID o della CIE sarà sufficiente accedere con essi al sito del Ministero del Lavoro e compilare il form online che permette di recuperare i dettagli relativi al rapporto di lavoro dal quale si intende dimettersi.

Nel caso in cui le dimissioni siano per rapporti lavorativi nati dal 2008 in avanti, il sistema prevede che questi siano automaticamente recuperati e completi di data di avvio, eventuali proroghe, trasformazione o rettifiche più recenti e andranno inseriti solo alcuni altri dati personali. Mentre, per dimissioni per rapporti nati prima del 2008, andranno indicati anche alcuni dati del datore di lavoro come codice fiscale, comune della sede di lavoro e un indirizzo e-mail o PEC.

Il passo successivo è quello di selezionare il tipo di comunicazione:

  • dimissioni volontarie;
  • risoluzione consensuale;
  • revoca.

Dopodiché andranno confermati i dati inseriti. A questo punto, il modello così compilato potrà essere salvato in formato PDF e questo sarà inviato automaticamente al datore di lavoro dall’indirizzo di sistema dimissionivolontarie@pec.lavoro.gov.it e all’ITL competente.

 

Dimissioni online: come si revocano

Il modello di dimissioni online salvato verrà associato a un codice identificativo e alla marca temporale, ovvero la data di trasmissione. Con questi due elementi sarà possibile annullare la procedura nel caso si decidesse di revocare le dimissioni entro 7 giorni successivi alla comunicazione.

 

Quanto è il tempo di preavviso per le dimissioni?

Anche il periodo di preavviso è un aspetto fondamentale quando si rassegnano le dimissioni. Si tratta del lasso di tempo che intercorre tra la comunicazione delle dimissioni e la fine del rapporto lavorativo. La durata del preavviso varia in base al contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) di riferimento, al ruolo ricoperto e all'anzianità di servizio del lavoratore.

Per i lavoratori a tempo indeterminato, il preavviso è obbligatorio e serve a permettere al datore di lavoro di organizzarsi per trovare un sostituto e garantire una transizione ordinata. In alcuni casi, le parti possono accordarsi per un periodo di preavviso più lungo o più breve rispetto a quanto stabilito dal CCNL, purché entrambe le parti siano d'accordo.

Se il lavoratore non rispetta il periodo di preavviso stabilito, il datore di lavoro può trattenere una penale dall'ultima busta paga, detta indennità di mancato preavviso, che corrisponde alla retribuzione che il lavoratore avrebbe guadagnato se avesse continuato a lavorare durante il periodo di preavviso.

Nel caso di contratti a tempo determinato, generalmente non è previsto un preavviso, poiché la fine del rapporto di lavoro è già stabilita per una data specifica. Tuttavia, anche in questo caso, se le dimissioni vengono rassegnate prima della scadenza, possono essere applicate regole particolari, come per esempio nel caso di dimissioni per giusta causa.

 

Come si comunicano le dimissioni al datore di lavoro?

A conclusione di questo approfondimento, abbiamo pensato di fornirti anche alcuni consigli utili su come comunicare le dimissioni volontarie al proprio responsabile, indipendentemente dalla procedura obbligatoria delle dimissioni online sul sito del Ministero del Lavoro che permetterà di comunicare al datore di lavoratore in modo ufficiale le tue dimissioni.

Comunicare le dimissioni al proprio datore di lavoro, infatti, è un passaggio delicato che richiede attenzione e professionalità. La modalità migliore per farlo è sempre quella di avere un incontro diretto, preferibilmente faccia a faccia. Questo approccio personale non solo dimostra rispetto per il datore di lavoro, ma favorisce anche una transizione più serena e professionale. È consigliabile pianificare l'incontro con anticipo, scegliendo un momento che non coincida con periodi di alta intensità lavorativa o scadenze cruciali.

Durante l'incontro, è importante mantenere un tono rispettoso e positivo, concentrandosi sui motivi professionali che hanno portato alla decisione di dimettersi, evitando di entrare in dettagli negativi o critiche personali. Se non possibile un incontro di persona, l'uso di una lettera di dimissioni o e-mail è un'alternativa valida, ma va sempre seguita da una comunicazione verbale.

 

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