Contratti pubblico impiego: cosa c'è da sapere
I lavori nel pubblico impiego possono riguardare mansioni di diversa natura e possono coprire settori molto differenti tra loro come ad esempio: finanza, sanità, educazione e altre attività governative.
L’accesso al lavoro pubblico è disciplinato dall’Art. 97 comma 3 della Costituzione Italiana, il quale stabilisce che l’assunzione nella Pubblica Amministrazione debba avvenire tramite concorsi, salvo casi stabiliti dalla legge.
Contratto pubblico impiego: di cosa si tratta?
La categoria lavorativa denominata “pubblico impiego” include tutti i lavori svolti nella Pubblica Amministrazione (Pa), ovvero presso tutti gli enti pubblici che erogano servizi ai cittadini. Per poter lavorare nella Pa è necessario essere cittadini italiani maggiorenni o cittadini appartenenti all'Unione europea.
Chi fa parte del pubblico impiego può avere come datore di lavoro:
- un Ente statale (Ministeri, scuole, forze armate, prefetture);
- un Ente locale (Regioni, Province, Comuni, Consorzi e Comunità montane, Asl);
- un Ente pubblico nazionale e territoriale (Inps, Monopoli, Poste, Camere di commercio, ecc.).
La normativa per l’accesso al pubblico impiego stabilisce che questo avvenga tramite concorsi oppure, in base al decreto legislativo n. 165/2001, tramite:
- centri per l’impiego, per qualifiche che, come requisito di accesso, richiedano l’aver frequentato la scuola dell’obbligo;
- contratti flessibili;
- contratti per persone appartenenti alle Categorie Protette.
Tipologie contratti di lavoro nella Pa
La disciplina del pubblico impiego dal 2001 (D.lgs. 30 marzo 2001 n. 165) prevede la possibilità di assunzione nella Pubblica Amministrazione tramite un contratto individuale di lavoro flessibile. In questi casi, le Pa possono assumere personale per esigenze temporanee nelle seguenti forme contrattuali:
- contratto di lavoro subordinato a tempo determinato;
- contratto di somministrazione a tempo determinato;
- contratti di formazione.
È anche possibile collaborare con la Pubblica Amministrazione se si è lavoratori autonomi con P.IVA. In questo caso devono essere stabiliti preventivamente durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione.
Con la Legge di Bilancio 2021, il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici prevede:
- un aumento di 107 euro mensili;
- il riordino degli inquadramenti professionali;
- l’inserimento di nuove figure professionali;
- l’inserimento delle voci accessorie legate allo stipendio.
Adecco per la Pubblica Amministrazione
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- risparmio sui costi di reclutamento e di selezione dei nuovi lavoratori;
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