Il Quiet Hiring è una strategia aziendale mirata a colmare la necessità di competenze senza ricorrere all’assunzione di nuovi dipendenti. Questo approccio non comporta quindi l'espansione immediata dell'organico aziendale ma si concentra sull'ottimizzazione delle risorse interne e/o sull'acquisizione temporanea di talenti esterni in modo mirato, ad esempio tramite un servizio di Outsourcing.

Traducibile in italiano con l’espressione “assunzione silenziosa”, il fenomeno del Quiet Hiring ha iniziato a fare capolino nel 2023, come risposta alla crisi economica. Con l'avvicinarsi di una potenziale recessione, i datori di lavoro hanno infatti iniziato a tenere da conto la possibilità di non essere sempre in grado di assumere persone per ricoprire tutti i ruoli vacanti. Di conseguenza, hanno cominciato a cercare chi - tra i talenti già presenti in azienda - potesse assumere nuove mansioni.

 

I vantaggi e gli svantaggi del Quiet Hiring

Il Quiet Hiring rappresenta il modo più rapido per colmare la lacuna di competenze: insegnare nuove skills a un dipendente attuale è generalmente più veloce che selezionare e formare una nuova risorsa da inserire in azienda. Al contempo, si tratta di una pratica che migliora le competenze dei dipendenti: quando un datore di lavoro investe sul team, offrendo formazione, nuove opportunità d’apprendimento e la possibilità di progredire nella carriera, i lavoratori si sentono gratificati, l’Employee Retemption migliora e il tasso di Turnover diminuisce.

L’”assunzione silenziosa” non rappresenta solo un risparmio per l’azienda, in quanto evita i costi legati alle campagne di recruiting e alle nuove assunzioni;

  • migliora l’adattabilità dell’impresa ai cambiamenti di mercato;
  • incrementa il coinvolgimento di dipendenti, fornendo nuovi stimoli, valorizzando le skills dei profili più capaci, e identificando e fidelizzando i talenti.

Ai dipendenti, dunque, il Quiet Hiring offre maggiori possibilità di crescita professionale e personale, permette loro di fare carriera all’interno dell’azienda, e può dare accesso a premi, bonus e incentivi come conseguenza di una promozione.

Tuttavia, se le strategie di Quiet Hiring vengono implementate in modo approssimativo e senza un solido piano strategico, possono avere conseguenze negative. I lavoratori potrebbero considerarle come un tentativo di sovraccaricare i team attuali, anziché investire nell’assunzione di nuove risorse. E, i carichi eccessivi di lavoro, espongono il personale a un maggior rischio di burnout, diminuiscono la produttività e aumentano il tasso d’abbandono dei posti di lavoro in azienda.

 

Quiet Hiring: le best practices di un trend HR in ascesa

La principale modalità di applicazione del Quiet Hiring è la mobilità interna di talenti, che prevede l’affidamento di nuovi ruoli alle risorse già presenti in azienda, così da rispondere alle esigenze del mercato e da consentire ai dipendenti di esprimere al meglio le loro potenzialità.
In alternativa, l’assunzione silenziosa può essere applicata mediante il Reskilling e l’Upskilling dei dipendenti. Grazie alla formazione continua, le aziende migliorano e massimizzano le competenze dei lavoratori, preparandoli a future sfide.

In caso un’organizzazione non volesse o non potesse sfruttare le capacità dei suoi dipendenti, può optare per un’ulteriore forma di Quit Hiring, affidando specifiche attività a freelance o specialisti esterni, così da integrare nuove skills senza inserire in via definitiva nuove risorse nel suo organico.

Affinché il Quit Hiring sia efficace, tuttavia, è necessario che l’organizzazione adotti alcune best practices. Vediamole qui di seguito.

 

Dare priorità alla trasparenza

L’assunzione silenziosa funziona solo se le aziende sono aperte e oneste con i dipendenti. Le Job Descriptions devono essere aggiornate in modo che siano pertinenti e comprensibili, e l’intero processo di Quiet Hiring deve essere chiaro ed equo, affinché l’intero team capisca perché vengono scelte determinate persone per i ruoli vacanti.

 

Analisi dello Skills Gap

Lo Skill Gap (o “divario di competenze”) è la differenza tra le competenze richieste per ricoprire efficacemente un determinato ruolo e quelle effettivamente possedute da un gruppo di lavoratori. Individuando le carenze del proprio team, un’azienda può effettuare il Quiet Hiring, assumendo consulenti esterni o migliorando le competenze di un dipendente o di un intero reparto.

 

Retribuzione equa

Infine, l’aumento di responsabilità, e l’assunzione di nuovi ruoli, devono essere accompagnati da una retribuzione maggiorata e adeguata. Che si tratti di un bonus una tantum, o di un aumento di stipendio strutturato, è fondamentale che l’azienda riconosca il lavoro aggiuntivo che la persona andrà a svolgere.