Ti si è presentata un’opportunità lavorativa interessante in un luogo diverso da quello dove abiti e ti stai chiedendo com’è trasferirsi in un’altra città per lavoro? O, magari, risiedi in una zona in cui le posizioni lavorative aperte sono poche e stai valutando di trasferirti senza lavoro? La scelta, in entrambi i casi, non è semplice.
Scegliere di lavorare all’estero o in una nuova città in Italia, allontanandosi da casa e spesso dai propri affetti, è molto più complicato che cambiare lavoro rimanendo però a vivere nella stessa città. È un vero e proprio cambiamento di vita che porta con sé paure e preoccupazioni ma anche entusiasmo e tanta curiosità.
Trasferirsi per lavoro: è la scelta giusta?
Trasferirsi per lavoro non sempre è la scelta giusta: devono esserci motivazioni forti e ogni aspetto va valutato con attenzione.
Prima di scegliere se trasferirsi in un’altra città per lavoro o se restare invece dove si è guardando magari a nuove opportunità più vicine è necessario:
- chiedersi per quale motivo si vuole cambiare lavoro: l’offerta pervenuta è davvero stimolante e positiva per la propria carriera? La città individuata è ricca di opportunità nel settore professionale di propria competenza?
- valutare la presenza di una rete di supporto sul luogo di trasferimento: in queste situazioni, poter contare sull’aiuto e sui consigli di un amico o parente che vive già lì è spesso fondamentale;
- assicurarsi che non sia piuttosto un desiderio di fuga da una situazione momentanea perché, alla lunga, la motivazione potrebbe non essere sufficientemente forte da convincerti a restare nella nuova città.
Come trasferirsi per lavoro: alcuni consigli pratici
Per trasferirsi bisogna innanzitutto fare i conti con il proprio budget. Sia che si parta senza un nuovo lavoro, che a seguito di un’offerta lavorativa già concordata, è necessario avere a disposizione una certa somma per affittare un appartamento, per muoversi in città e per sostenere le spese di tutti i giorni.
Fondamentale è quindi conoscere il costo della vita nella città di destinazione: uno stipendio di 1.500 euro può consentire una vita agiata in un luogo ma anche arrivare a bastare solo per l’affitto e le bollette nelle città più care.
Inoltre, consigliamo di visitare la città in cui si intende andare a vivere prima di trasferirsi. Sebbene viverla da turista sia diverso che abitarci, può aiutare a farsi un’idea più precisa.
Infine, è necessario darsi tempo. Organizzare un trasloco, ambientarsi in una nuova città e occuparsi degli aspetti burocratici può essere molto complicato e stressante all’inizio. Prendi il primo periodo come un momento di assestamento, fondamentale anche per capire se la decisione presa sia effettivamente quella migliore per il presente e il futuro.
Dove trasferirsi in Italia per trovare lavoro?
Trasferirsi per lavoro a seguito di una proposta di lavoro ricevuta è ben diverso dal decidere di trasferirsi senza lavoro. In questo secondo caso, infatti, è necessario prima di tutto scegliere la destinazione.
Guardando al tasso di occupazione nelle diverse regioni italiane si nota come la miglior regione in cui trovare lavoro sia ad oggi il Trentino Alto-Adige. Qui, il tasso di occupazione a Bolzano, ad esempio, è circa del 72%, seguito dal 69% dell’Emilia-Romagna e dal 67% della Valle d’Aosta. Tra le migliori regioni in cui trovare lavoro vi sono anche:
- Friuli Venezia-Giulia
- Lombardia
- Toscana
- Veneto
Al contrario, le regioni in cui il tasso d’occupazione è inferiore sono:
- Campania
- Sicilia
- Calabria
- Puglia
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