Recruitment Process Outsourcing (RPO), tutti i vantaggi per le aziende di un servizio di Caring end-to-end

Acronimo di Recruitment Process Outsourcing, l’RPO permette di affidare a professionisti esterni (che operano però all’interno delle aziende a fianco dei team HR che si occupano di Talent Acquisition) l’intera gestione dei processi di selezione godendo di un supporto strutturale continuo ed esteso. Ce ne parla Jennifer Marchini, Head of RPO/Recruitment Consulting di Adecco Italia.

Interviste

 

 

RPO, PER CHI È UTILE:

  • Per le aziende con un team di selezione sottodimensionato rispetto al numero e al tipo di profili da ricercare e selezionare;
  • Per le organizzazioni che devono “fare i conti” con la scarsità di talenti e competenze e hanno bisogno di migliorare la propria strategia per risultare “attraenti” per i candidati;
  • Per le imprese che hanno esigenze di reclutamento con carattere di urgenza e/o un andamento discontinuo nei mesi;
  • Per chi ha bisogno di un supporto strutturale per gestire esigenze di reclutamento nel medio-lungo termine.

 

 

Non è ancora chiaro ai più di cosa si tratta, eppure a detta di moltissimi analisti di settore l'RPO (Recruitment Process Outsourcing) sarà una delle tendenze emergenti nel settore delle risorse umane (in crescita a doppia cifra da qui al 2025). “Un trend di crescita determinato da un mercato del lavoro che è completamente cambiato”, esordisce Jennifer Marchini, Head of RPO/Recruitment Consulting di Adecco Italia, alla quale abbiamo chiesto un approfondimento su quella che per le aziende rappresenta a tutti gli effetti un’opportunità per affrontare al meglio le nuove sfide nella ricerca, selezione e inserimento di talenti e competenze, attività di importanza sempre più critica e, al contempo, complessa da gestire.

 

Il mercato dei candidati è sempre più difficile, contrassegnato dalla mancanza di competenze e dalla difficoltà di attrarli al meglio”, spiega Marchini. “Si è ormai scatenata una vera e propria ‘guerra dei talenti’, tutti cercano gli stessi profili professionali e, in questo momento storico, c’è un forte sbilanciamento tra domanda ed offerta”. 

 

In uno scenario come questo, chi si occupa di Recruiting e Talent Acquisition “fatica a raggiungere gli stessi risultati di una volta, soprattutto perché il tempo necessario da dedicare a queste attività, è decisamente aumentato”. Situazione alla quale si aggiunge poi un’altra tendenza cui abbiamo assistito nell’ultimo decennio: “il ridimensionamento delle funzioni aziendali dedicate alle Risorse Umane con alcune verticalizzazioni di attività più vicine e funzionali al business. Quindi il recruitment e la formazione, ad esempio, vanno in sofferenza nel momento in cui si trovano ad affrontare un carico di lavoro diverso dallo standard o perché si richiedono profili differenti nelle posizioni da coprire o perché i profili ricercati scarseggiano sul mercato”.

 

È in questo contesto che si inserisce la proposta in ambito RPO (Recruitment Process Outsourcing) del Gruppo Adecco, “un vero e proprio servizio di affiancamento che ci permette di lavorare a braccetto con le funzioni di Talent Acquisition delle aziende, inserendo ed integrando - nelle loro stesse strutture organizzative - i nostri professionisti che lavorano insieme per soddisfare le esigenze di Recruiting, gestire end-to-end tutti i processi di ricerca, selezione, inserimento”, evidenzia Marchini.

 

Dal Recruting al Caring, l’RPO è molto più di una selezione di personale

Ciò che Adecco propone non è ‘solamente’ un servizio di ricerca del personale, ci tiene a puntualizzare Marchini: “non forniamo alle aziende solo la professionalità dei nostri recruiter ma definiamo, costruiamo e gestiamo un progetto esteso facendo arrivare nelle loro sedi ‘un pezzetto di Adecco’, portando quindi da loro il nostro know-how, le nostre competenze ed esperienze, nonché il supporto operativo necessario per gestire tutti i processi”.

 

Con una vista ulteriore sul risultato ed il raggiungimento degli obiettivi: “affinché i nostri professionisti mantengano e accrescano quel know-how e quelle competenze che poi portano nelle aziende – fa notare Marchini – sviluppiamo strumenti di networking e canali di informazione/formazione per assicurarci che ci sia sempre una stretta relazione tra Adecco ed i propri professionisti che operano all’interno delle strutture delle aziende clienti. Questo aspetto è di vitale importanza perché permette ai nostri colleghi di essere sempre aggiornati e allineati con le nostre best practice e di portare alle aziende sempre il meglio ed il massimo del servizio e delle competenze, nonché un vero e proprio team esteso in caso di necessità o criticità da affrontare (contando, per esempio, sugli altri servizi e gli altri professionisti del nostro Gruppo)”.

 

Nei team messi a disposizione delle aziende, infatti, ci sono anche i Project Manager che non si limitano a mantenere il legame tra i professionisti che vengono inseriti in azienda e Adecco stessa, ma governano l’intero progetto promuovendo periodici momenti di confronto (service review) per verificare se, dove e come si rende necessario intervenire. “Nelle service review controlliamo anche gli esiti dei vari processi di selezione, per capire – per fare un esempio – i motivi delle eventuali cadute delle candidature, valutare gli aspetti di processo che potrebbero essere migliorati, rimodellare i processi anche con servizi di consulenza vera e propria...”, dettaglia Marchini. 

 

Parlare di Recruiting sembra persino un po’ riduttivo, dato che ciò che viene proposto alle aziende è un vero e proprio Caring end-to-end, che comprende anche servizi ed attività di follow-up per verificare l’efficacia degli inserimenti dei candidati in azienda. Una cura che si modella ad hoc in funzione delle specifiche esigenze delle aziende, “potendo poi contare anche sull’ampiezza di servizi, esperienze e competenze di un Gruppo come il nostro – ci tiene ad evidenziare Marchini – che ci consente, per esempio, di ‘bussare alle porte’ dei colleghi di altre divisioni per avere un supporto specifico e verticale, cosa che le aziende apprezzano moltissimo e che rappresenta il nostro segno distintivo sul mercato”.

 

Perché scegliere un progetto di RPO

Nel panorama italiano sono ancora molte le aziende che pensano che l’RPO sia una scelta valida ed efficace solo per grandi realtà, per le organizzazioni che devono gestire ‘grandi volumi’ o per quelle che necessitano di azioni massive per le ricerche di candidature di basso profilo.

 

Ma non è affatto così, come ci racconta Jennifer Marchini: “Le nostre sono progettualità che si adattano in maniera trasversale ad ogni organizzazione. Ciò che facciamo è creare opportunità”.

 

Se è vero che, tipicamente, a scegliere la formula del Recruitment Process Outsourcing sono aziende con team di selezione sottodimensionati rispetto al numero e al tipo di profili da ricercare e selezionare, “si rivolgono a noi sempre più organizzazioni che devono fronteggiare le sfide più attuali legate alla scarsità di talenti e competenze”, evidenzia in chiusura Marchini. “Più che esigenze di reclutamento massivo, a guidare la richiesta di questi servizi, sempre più estesa da parte di aziende di tutte le dimensioni e industrie, sono le difficoltà nel reperimento dei talenti e delle competenze”.

 

Trovare i candidati adatti alle esigenze ed agli obiettivi aziendali sta diventando sempre più complesso, richiede molto tempo ed è un’attività costosa internamente perché toglie risorse e focus dai processi core per il business. È qui che l’RPO può esprimere il massimo del suo potenziale, con ritorni tangibili anche in termini di efficienza (rispetto ai processi interni in organizzazioni che non hanno adeguate strutture e personale dedicato per la Talent Acquisition, nonché all’elevato prezzo necessario per superare la sfida dello skill shortage, i costi di selezione per singolo candidato mediante il supporto dell’RPO risultano inferiori).

 

 

 

Articoli correlati

Innovazione & Futuro del lavoro - Talentis GI Startup Program 2024

Lo scorso 9 luglio, a Foligno, Adecco ha preso parte della sesta tappa di Talentis – GI Startup Program 2024, il progetto promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria che ha visto come protagonisti startup e scaleup italiane con l’obiettivo di dare visibilità alle nuove idee di impresa, puntando su open innovation e business matching.

Altro
Job Talks, Adecco e SITE insieme per i futuri professionisti della GenZ
Una serie di incontri con gli studenti di diverse scuole per far sì che conoscano e si avvicinino a realtà lavorative del territorio scoprendo opportunità inaspettate. SITE sceglie il progetto Job Talks di Adecco, un vero e proprio programma di education e orientamento innovativo pensato per i futuri professionisti della Generazione Z.
Altro