Quando una malattia si considera professionale? Quando la sua causa risiede nell’attività lavorativa svolta oppure nell’ambiente di lavoro.
La materia, tuttavia, non è semplice: una malattia professionale può manifestarsi anche diversi anni dopo la conclusione del rapporto lavorativo e non sempre è facile capire se la patologia in questione può essere indennizzata o meno dall’INAIL.
La differenza, rispetto ad altre malattie, è proprio il rapporto tra malattia professionale e INAIL. È infatti l'Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro ad indennizzare il lavoratore, esattamente come succede per gli infortuni sul lavoro.
Ma quali sono gli elementi caratteristici della malattia professionale e cosa la differenzia dall’infortunio sul lavoro?
Malattia professionale e infortunio sul lavoro: le differenze
La definizione di malattia professionale viene fornita dall’INAIL, che la identifica come una “patologia la cui causa agisce lentamente e progressivamente sull’organismo”. Per essere considerata tale, la causa della malattia deve essere “diretta ed efficiente” e produrre “l’infermità in modo esclusivo o prevalente”.
Qual è la differenza tra infortunio e malattia professionale, dunque? Nel primo caso è sufficiente l’occasione di lavoro, e quindi la sussistenza di un rapporto anche mediato o indiretto col rischio lavorativo. Nel secondo caso, invece, deve esistere un rapporto causale tra la malattia e il rischio professionale.
L’infortunio sul lavoro si verifica quando il lavoratore è vittima di un evento traumatico durante lo svolgimento dell’attività professionale. Tale evento deve avere una causa violenta e repentina e costringere il dipendente a casa per più di tre giorni.
La malattia professionale (o tecnopatia) si origina invece quando il lavoratore, per un lungo periodo, è sottoposto ad un fattore di rischio quando svolge una determinata attività lavorativa. Perché si possa parlare davvero di malattia professionale è necessario che il lavoro sia la causa unica o prevalente della patologia. A differenza della malattia comune, che non trova causa nel lavoro o nell’ambiente lavorativo, la malattia professionale viene indennizzata dall’INAIL.
Quali sono le malattie professionali?
Prima di analizzare quali sono le malattie professionali, è bene sapere che esiste un’apposita tabella all’interno del Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Quest’ultima raggruppa le malattie riconoscibili come malattie professionali, le attività lavorative che possono portare all’insorgere di determinate patologie e il periodo massimo che l’INAIL può indennizzare per la specifica malattia.
Nella tabella, consultabile sul sito dell’INAIL, le malattie professionali vengono suddivise in:
- malattie professionali nell’industria (ad esempio ernia del disco, tendiniti, borsiti, malattie causate dall’esposizione a sostanze tossiche, ecc.)
- malattie professionali in agricoltura (ad esempio ernia del disco, sindrome del tunnel carpale, dermatite irritativa, ipoacusia da rumore, ecc.)
Ciascuna malattia, a seconda del settore a cui si riferisce, può essere indennizzata per un certo periodo di tempo.
Non sono considerate malattie professionali solo quelle presenti nella tabella dell’INAIL: una malattia si considera professionale quando, pur non essendo inserita in questo documento, è direttamente correlata alle mansioni svolte e/o alle condizioni di lavoro.
Chi può richiedere la malattia professionale?
La malattia professionale può essere richiesta da qualsiasi lavoratore o ex lavoratore che abbia sviluppato una patologia a causa del lavoro svolto.
Una volta certificata la malattia da un medico, è necessario che questa venga denunciata al datore di lavoro entro 15 giorni dalla comparsa della patologia. Quest’ultimo avrà 5 giorni per inviare la denuncia all’INAIL. Chi non lavora più, può chiedere direttamente all’INAIL che la malattia venga indennizzata come malattia professionale.
La denuncia può essere compilata anche online tramite il sito dell’INAIL, cliccando su “Denuncia di malattia professionale” nella sezione “Moduli e modelli - Prestazioni”. A questo punto è necessario inserire i dati del lavoratore e del datore di lavoro (in riferimento all’attività lavorativa a cui la malattia viene imputata), il certificato medico con la descrizione della patologia, il contratto e l’orario di lavoro, la retribuzione e tutti gli altri dati richiesti.
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