La Manovra Finanziaria ratificata dal Consiglio dei ministri il 29 ottobre 2021 apporta diversi cambiamenti sui diritti dei lavoratori ed include anche la revisione del congedo di paternità.
Si tratta di una misura adottata per aumentare le tutele genitoriali e destinata a tutti i papà titolari di un rapporto di lavoro subordinato, ovvero da dipendente.
Congedo di paternità: cos’è e come funziona
Il congedo di paternità è un periodo durante il quale il lavoratore-padre è autorizzato a rimanere a casa dal lavoro per prendersi cura del figlio appena nato. Il padre può richiedere il congedo parentale se è un lavoratore dipendente e può farne richiesta in caso di:
- nascite;
- adozioni;
- affidamenti;
- morte perinatale.
Il congedo è obbligatorio e rappresenta un diritto autonomo, ovvero aggiuntivo a quello spettante alla madre (indennità di maternità).
Le giornate di congedo per paternità vengono pagate interamente e anticipate dal datore di lavoro. Il dipendente dovrà comunicargli in forma scritta i giorni del congedo, e sarà poi quest’ultimo a comunicare all’INPS le date scelte per congedo di paternità, che possono essere prese anche in via non continuativa.
Quanti giorni spettano per il congedo di paternità?
Con la nuova Legge di Bilancio del 2021, a partire dal 2022 il congedo di paternità sarà di 10 giorni lavorativi - non più 7 come in passato – e sarà utilizzabile entro 5 mesi dalla nascita del figlio.
Inoltre, il giorno di congedo facoltativo per il padre, da concordare con la madre che contestualmente rinuncia a un giorno di maternità, diventa strutturale con la nuova Legge.
Il congedo di paternità in Italia
Come già anticipato, nel 2019 l’Europa ha chiesto all’Italia di adeguarsi in materia di congedi parentali e con la nuova Legge di Bilancio nel 2021 è stato ampliato il numero dei giorni di congedo di paternità, passato da 7 a 10. La Ministra per le Pari Opportunità vorrebbe puntare a una riforma più radicale, estendendo il diritto da 10 giorni a 3 mesi, per parificare l’astensione dal lavoro di ambedue i genitori.
L’Italia, al momento, è all’ultimo posto tra i Paesi dell'Unione Europea in tema di congedi parentali, ma con le novità in programma grazie al Family Act, potrebbe arrivare a superare Regno Unito, Irlanda, Francia, Belgio e Svizzera. Le nazioni europee più virtuose, ovvero che garantiscono gli stessi diritti a madri e padri lavoratori, sono la Svezia con 480 giorni di congedo da dividere tra i due genitori, la Spagna con 112 giorni e la Germania con 1.095 giorni.
Dipendenti pubblici e congedo di paternità
Al momento, il nuovo congedo paternità 2021/2022 non è previsto per i dipendenti delle Amministrazioni Pubbliche (PA). A questo proposito, sul sito dell’INPS si legge: “il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri ha chiarito che il Ministro per la Pubblica Amministrazione dovrà approvare una norma che individui e definisca gli ambiti, le modalità e i tempi di armonizzazione della disciplina”.
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